La L25 è stata reinterpretata a colori da uno studio di design, ne è nata una prima edizione limitata a 5 esemplari: la L25N in arancione neon, verde neon e ultramarino, un ultramarino che ricorda la famosa sedia rosso-blu di Rietveld o di Piet Mondrian con le sue immagini dai colori intensi. “Rietveld e i suoi contemporanei del movimento De Stijl hanno a loro tempo affrontato i colori con grande coraggio e intensità”, racconta il designer Tobias Groß. All’epoca, i potenti colori primari fungevano da dichiarazioni e enfatizzavano il linguaggio delle forme e la costruzione. “Il creatore di cose – a volte cose magiche” (Peter Smithson, 1965). Ripensando attentamente al mio rapporto personale con Rietveld e Haus Schröder, il mio primo pensiero era che non ci sarebbero state troppe chiacchiere; perché quello che ammiravo di più di Rietveld era la sua tranquillità, il suo mi sembrava l’unico modello di comportamento per un vero architetto. ” Rietveld ha toccato solo piccole cose, ognuno ha ricevuto la propria vita, arricchendo la città (di solito la propria città natale) per il proprio benessere ordinario. Solo che a volte è diventato un evento mondiale che ha toccato tutti. Mai l’assessore, il signor Consiglio, lo scrittore di osservazioni introduttive, il sapiente esperto delle commissioni governative. Un semplice costruttore di mobili e un costruttore di mobili?